Paul McCartney: "Le voci sulla mia morte sono ridicole"


L'ex Beatle Paul McCartney ha definito le voci che lo davano per morto, iniziate a circolare una quarantina di anni fa, "ridicole" e un "rischio occupazionale". La teoria cospiratoria prese piede nell'ottobre del 1969, quando un dj di Detroit denunciò che gli altri tre Beatles - Ringo Starr, John Lennon e George Harrison - avevano reclutato un sosia per rimpiazzare McCartney, morto nel 1966. Il dj sosteneva che i piedi scalzi mostrati dall'uomo che "fingeva" di essere McCartney sulla copertina di "Abbey Road" - album dei Beatles nel 1969 - simboleggiavano un cadavere, mentre il numero di targa della macchina nella fotografia, LMW 28IF, indicava quale sarebbe stata l'età di Paul se fosse stato ancora vivo. "E' stato divertente, davvero", ha detto McCartney, che ora ha 67 anni, alla rivista musicale MOJO. "Ma ridicolo. E' un rischio occupazionale: le persone raccontano una storia e poi tu ti trovi a dover affrontare queste fandonie". "Penso che la cosa peggiore fosse vedere che le persone mi scrutavano più attentamente: 'Le sue orecchie sono sempre state così?'". McCartney ha spiegato che sulla copertina del disco aveva i piedi scalzi semplicemente perché si era tolto i sandali, e che la macchina parcheggiata era stata scelta a caso. "Era pura follia", ha detto.

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