Paul e i decibel di San Siro


Tre mesi fa Paul McCartney ha deciso ufficialmente di non esibirsi a San Siro per via del limite di 78 decibel: un tetto che fa "storcere il naso" a numerose altre celebrità potenzialmente felici di presentarsi al Meazza (Madonna, Ac/Dc, Bruce Springsteen).
Per questo perfino il sindaco Moratti ha più volte ricordato che "queste limitazioni non hanno alcun riscontro in altre metropoli" e fanno male alla musica.
Ora però le cose potrebbero cambiare. Palazzo Marino sta, infatti, valutando la possibilità di spostare il limite sonoro dei concerti allo stadio milanese a 80 decibel. Una nuova delibera potrebbe rimescolare le carte entro l'estate, in occasione dei concerti di Ligabue, Muse e Michele Guardì (con l'opera moderna "Promessi Sposi").
Sull'argomento è intervenuto "di petto" l'assessore agli Eventi Giovanni Terzi sostenendo che "la musica è una festa", e che quindi non ha senso porre dei paletti per abbassare a tutti i costi i volumi dei concerti al Meazza. L'amministratore sta lavorando con Arpa e Asl.
La delibera dovrebbe regolamentare definitivamente la musica nei grossi spazi milanesi, non solo allo stadio di San Siro.
Il rifiuto di esibirsi al Meazza del baronetto di Liverpool risale a tre mesi fa: Paul si sarebbe dovuto presentare a Milano per giugno, ma alla fine ha declinato l'invito, concentrandosi su altre possibilità (Napoli e Arena di Verona) dove non ci sono limitazioni.
Da www.milanoweb.com

Commenti

  1. il comune di Milano dovrebbe andare a scopare il mare!!

    RispondiElimina

Posta un commento