"In Performance at the White House"..


Forse solo Paul McCartney poteva chiamare la performance alla Casa Bianca "a little club gig" ..."un piccolo concerto in un club".
Come ricorderete in giugno, McCartney è stato insignito del Premio Gershwin per la canzone popolare, un onore concessogli dalla Library of Congress. Dopo la cerimonia si esibì nella East Room della Casa Bianca davanti al presidente Barack Obama e alla sua famiglia, seduti in prima fila.
Tra gli ospiti molti amici di McCartney tra cui Elvis Costello, i Jonas Brothers, Jack White che a turno si esibirono in classici dei Beatles e Stevie Wonder, con il quale esiguì "Ebony and ivory".
L'attore comico Jerry Seinfeld sintetizzò la scelta di premiare McCartney con il premio Gershwin semplicemente con un "duuuuh."
Durante il suo tour americano, Sir Paul ha avuto modo di parlare in un'intervista della sua serata alla Casa Bianca, del Presidente Obama e di molte altre cose come ad esempio la sua carriera.
McCartney non è certo rimasto deluso dall'incontro con la First Family dichiarando di essere un grande fan del Presidente Obama e ammettendo che l'esibizione alla Casa Bianca è stata molto eccitante ed emozionante.

Alla domanda sul perché si è divertito così tanto al concerto, McCartney ha detto: "Ero ansioso di incontrare il Presidente, essendo un suo fan e di sua moglie. Non sono mai stato alla Casa Bianca prima, per cui è stato grande. E l'idea di suonare alla Casa Bianca era molto interessante. "

Ha continuato: "Ci chiedavamo come sarebbe stata l'acustica, ma è stata grande. E' stato un grande momento. Eravamo tutti molto eccitati, compreso me."

"Alla fine il Presidente ha lasciato il palco e ha stretto al mano al mio roadie, che ne è rimasto sorpreso, poi è andato dal nostro tecnico delle tastiere, che si trovava un po' più lontano, per ringraziarlo. Non era obbligato a farlo, e il fatto che abbia pensato a ringraziare la mia troupe mi ha scaldato il cuore, bisogna essere un grand'uomo per farlo; in questo business molti sono delle carogne".
"E 'stata una bella serata e c'era una bella atmosfera. Ci siamo trovati benissimo con lui e tutta la sua famiglia e spero che lui si sia trovato allo stesso modo con noi."
Sull' esibizione di "Ebony and Ivory" con Stevie Wonder ha detto:"Non l'avevamo mai suonata insieme dal vivo (il duetto compare nell'album di studio del 1982 "Tug of War", ndr), e farlo davanti al primo Presidente di colore ha dato improvvisamente un grande significato alla canzone. "Non pensavo che sarebbe passato così relativamente poco tempo prima che l'America eleggesse un Presidente di colore, e in questo contesto le parole della canzone mi sono sembrate acquisire una particolare risonanza" ha detto Paul.
Alla fine dell'intervista, alla domanda "Quale pensi sia la cosa più importante che rende una canzone un capolavoro" McCartney ha risposto: "L'ingrediente più importante per fare un capolavoro è la magia. Hai una melodia, hai delle parole, ma nelle canzoni di maggior successo accade una sorta di magia e tu senti che accade. Quindi se dico canzoni tipo "Yesterday", che ho scritto dopo un sogno ( Paul scrisse il brano dopo un sogno nella sua stanza nella casa della sua fidanzata Jane Asher in Wimpole Street, a Londra) oppure "Let It Be", anche questa nata da un sogno in cui vidi mia madre...questa per me è magia. "The Long & Winding Road","Eleanor Rigby", qualcosa in questi brani fa sentire una sorta di magia. Quindi suppongo dovrei dire che l'ingrediente speciale per tutti questi brani è la magia."

PBS trasmetterà il concerto mercoledì prossimo 28 luglio con il titolo "In Performance at the White House".
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Potete leggere l'intera intervista nel sito www.washingtonexaminer.com

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