Il destino dell' assassino di John Lennon deciso entro un mese

La commissione d'inchiesta che deve decidere per la scarcerazione di Mark David Chapman, l'assassino di John Lennon, ha rinviato di un mese la decisione.

"Mark David Chapman è apparso dinanzi alla commissione ed è stato informato che la sua udienza potrebbe essere rinviata di un mese fino alla settimana del 6 settembre," ha detto a EFE Marc Violette, portavoce del Comitato per la grazia di New York, che ha anche specificato che il ritardo è stato fatto per consentire alla commissione di raccogliere e analizzare tutta la documentazione pertinente.

Così l'assassino dell'ex Beatle comparirà dinanzi alla commissione il 7 settembre.

La vedova di Lennon, Yoko Ono, 77 anni, ha già espresso opposizione alla liberazione dell' assassino. La Ono si oppone per la sesta volta a ogni misura di clemenza perché crede che Chapman è ancora una minaccia potenziale per lei e la sua famiglia, i figli del cantante, Sean e Julian, e anche per se stessa, per questo motivo deve rimanere dietro le sbarre.

Mark Chapman uccise il cantante dei Beatles l'8 dicembre 1980 davanti all'ingresso della sua casa di New York quando stava tornando dagli studi di registrazione al Record Plant Studios, dove si stava registrando il suo nuovo album da solista dopo 5 anni: Double Fantasy. Dopo aver atteso per ore fuori dal palazzo di Manhattan dove la coppia viveva, Chapman sparò quattro colpi di pistola calibro 38 all'artista.

Chapman non ha mai negato la sua colpevolezza, ma ha cercato di evitare la condanna sostenendo la via dell'incapacità mentale. Nel gennaio 1981 è stato condannato all'ergastolo ed è imprigionato ad Attica State Prison.

Da allora, cinque volte ha cercato di ottenere la libertà e sempre gli è stata negata. Nella sua ultima udienza Chapman ha detto di provare vergogna e rimorso per ciò che ha fatto all'ex Beatle. Ha aggiunto che ha capito la gravità delle sue azioni ed era cambiato.

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