Insieme per John Lennon, il concerto a Los Angeles




Si è tenuto ieri sera a Los Angelese il concerto voluto da Yoko Ono per celebrare la figura artistica di John Lennon, uno dei primi tra i tanti eventi organizzati dalla Ono per ricordare il marito in occasione del suo 70esimo compleanno.

La “We Are Plastic Ono Band”, il gruppo di celebri star della musica creato dalla coppia nel 1969, si è esibita in una performance sul palco dell’Orpheum Theatre, seguita da performance di altri famosi artisti quali il rapper RZA,Christina Aguilera, Iggy Pop, Sean il figlio di Yoko e John e anche la oramai onnipresente Lady Gaga.

La domanda che molti si sono posti, è stata: perché la presenza di Lady Gaga? Ma la Ono ha prontamente risposto: "John avrebbe adorato il suo spettacolo. Era come me, amava le cose selvagge. E lei è selvaggia".La stessa Lady Gaga ha dichiarato.."Se fossi nata negli anni 60 avrei lottato con Yoko per il cuore di John".
Anche il figlio Sean ha replicato, riferendosi alla polemica scattata dopo che miss "Germanotta" si era fatta ritrarre suonando il totemico piano Steinway bianco di Lennon in autoreggenti e guêpière, dichiarando "Lady Gaga non è solo la pop star del momento, è anche un'ottima pianista" ..Risposte soddisfacenti? Mah, qualche dubbio rimane e permane.
D'altronde è colpa proprio di Sean che ha messo il leggendario piano bianco usato dal padre per realizzare «Imagine» a disposizione di Lady Gaga . Un «gesto di cortesia», a quanto pare, comunque riconducibile al principio di sfruttamento intensivo dell'immagine del compianto Beatle. Tant'è vero che i soliti fan di mezzo mondo si sono indignati. Non per altro: in questo momento è difficile immaginare qualcuno più distante di Lady Gaga dal patrimonio musicale dei quattro di Liverpool. In mezzo ci stanno innumerevoli operazioni discografiche non sempre necessarie sul piano artistico.
Ma fino a che punto sarà lecito spingersi, quando si tratta di attingere ai servigi della gallina dalle uova d'oro? Ancora una volta, a voi la risposta. Noi ci limitiamo a citare il brano di Bradford e Gordy che un ancora giovane e povero Lennon cantava a squarciagola ai tempi del Cavern a Liverpool: «Le migliori cose della vite sono gratis/ ma puoi lasciarle agli uccelli e alle api./ Adesso dammi i soldi».
Chissà cosa ne penserebbe John di tutto questo??

Commenti