"My name is Alf".

Nel ricordo di Alf Bicknell, una serata in sua compagnia.

di Ferruccio Bertozzi. 

Ho appena finito di leggere "Many years from now" il primo vero libro autobiografico di Paul McCartney. Sir Paul per la prima volta ha aperto i suoi archivi e il suo cuore e come dice lui:" Vi racconterò tutto così come me lo ricordo... una sequenza di eventi tutti avvenuti in un dato periodo. Questa è la memoria che ne conservo". Un pubblicazione che non può mancare nella libreria di chi come me ha nel cuore Paul McCartney. Tanti gli episodi che mi hanno colpito, mi soffermo su uno, perchè da qui nasce la storia. Paul era fidanzato con Jane ed abitava nella casa della famiglia Asher, in Wimpole Street, nel quartiere di Marylebone. Ovviamente i fans conoscevano dove risiedeva e stazionavano a decine davanti l'ingresso della casa. Il dott. Asher, padre di Jane, per evitare a Paul il contatto diretto con i fans aveva studiato una uscita di casa passando attraverso i tetti con relativa discesa nella via opposta dove lo aspettava l'autista Alf Bicknell. Mi è sembrata una idea fantasiosa ma molto utile allo scopo.
22 aprile 2000 a Rimini l'amministrazione organizza come evento per le festività pasquali una rassegna tutta dedicata ai Beatles e alla loro storia. Dibattiti, filmati, concerti e la presenza, come testimonianza diretta, di Pete Best e Alf Bicknell. Siamo al Paradiso, sabato sera, serata di gala per la presentazione della manifestazione, amici comuni mi presentano Alf Bicknell, autista dei Beatles dal 1964 al 1967. Persona gradevolissima dal carattere estroverso e cordiale, trascorro buona parte della serata a chiaccherare con lui e vista la sua disponibilità gli racconto l'episodio di Wimpole Street nella casa degli Asher, senza dirgli che l'avevo letto sul libro. Lui rimase molto colpito da questo mio ricordo e disse: "Questa è la verità. Ma tu come fai a saperlo?" Ovviamente gli dissi che l'avevo letto sul libro di Paul e qusto gli fece capire quanto profondo era il mio interesse per questi episodi legati alla storia dei Fab Four che subito mi raccontò un altro episodio legato a George Harrison. Un giorno mentre lo portava ad Abbey Road la macchina venne bloccata da un gruppo di fans, per evitare l'assalto fu costretto a prendere una via che non conosceva ma subito si rese conto che la via era chiusa e la frenata improvvisa fece battere a George il naso sul vetro fino a farlo sanguinare, episodio che George non gli perdonò mai. Ho trascorso tutta la serata con i racconti di Alf, credevo di sognare nell'avere una testimonianza della vita dei Beatles da chi l'aveva vissuta con loro. Ci salutiamo con l'arrivederci al giorno dopo. Domenica ore 12 incontro Alf al "Barge", un pub sul lungomare di Rimini, lo saluto dicendo:"Good morning mr. Bicknell" e lui mi risponde: "For a good friend of mine, my name is Half". Ero diventato amico dell'autista dei Beatles e questo episodio lo custodisco nel cuore come una dolce memoria. Purtroppo nel 2004 Alf viene a mancare e io dedico questo mio ricordo alla sua memoria. RIP Alf.

Grazie mille Ferruccio..veramente una preziosa testimonianza.









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