Paul McCartney: stop alla carne per salvare il pianeta

Paul McCartney
Paul McCartney si porta nuovamente sotto i riflettori della cronaca ambientalista, richiedendo un maggiore sforzo ai governi per il salvataggio del Pianeta. Un progetto di crescita condivisa che passi per l’abbandono definitivo della carne, vera piaga per la sussistenza dell’uomo in futuro.


Non è certo un mistero l’impegno che l’ex Beatle da anni dimostra per dell’ambiente, comprovato non solo con una dieta rigidamente vegetariana e vegana, ma anche con numerosi progetti per la salvaguardia degli animali. L’occasione per la sua ennesima presa di posizione è la Conferenza sul Cambiamento Climatico di Doha, a cui il musicista ha indirizzato un’accorata lettera.

La missiva, spedita ai due esperti Christiana Figueres H.E. Abdullah bin Hamad Al-Attiyah, chiede un maggiore impegno alla Conference of the Parties (COP) per l’abbandono completo della carne. La COP non è altro che l’organismo governativo della Convention on Biological Diversity, l’ente che studia il cambiamento climatico e come le attività dell’uomo abbiano un’impatto sulla biodiversità. Queste le parole del cantante:


«Nonostante emergano sempre più prove a dimostrazione di come la crescita globale dell’industria della carne stia portano a conseguenze ambientali allarmanti, l’impatto dell’allevamento sul surriscaldamento globale non sembra essere stato preso in giusta considerazione dalla Conference of the Parties (COP). Pertanto richiedo di portare la questione all’attenzione di questa conferenza e vi incoraggio ad adottare policy e azioni individuali, come ad esempio un giorno a settimana privo di carne».

Le Nazioni Unite hanno già riconosciuto l’importanza del progressivo abbandono della dieta onnivora, tanto che nell’ultimo incontro di Rio si è sostenuto come l’intera popolazione mondiale dovrà necessariamente divenire vegetariana entro il 2050. Un processo che appare come inevitabile, perché gli allevamenti stanno mettendo a repentaglio la sussistenza dell’uomo e del Pianeta con la deforestazione e delle emissioni di CO2 non più sostenibili. Già solo un giorno alla settimana “meat free”, ovvero privo di carne così come consiglia McCartney, sarebbe un buon inizio per intraprendere questo percorso di rinascita umana e ambientale.

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