5 ottobre 1962: esce "Love me do"




Paul McCartney dal libro "Many years from now" :

"Qualcuno di voi suona l'armonica?", chiese George Martin. "Sarebbe simpatico. Che ne diresti di tirar fuori qualcosa un pò genere blues, John?". John suonava un'armonica cromatica, non un'armonica per blues Sonny Boy Williamson. Io ne avevo una, ma lui era stato più in gamba e aveva imparato a suonarla. Sapeva suonare "Oh, Kempton Races..". Era convinto che un giorno sarebbe finito in carcere e a lui sarebbe toccato suonare l'armonica. Insomma, a un certo punto mi trovai proiettato sulla battuta d'apertura, "Love me do", quando tutto si fermò. Fino a quel giorno era sempre stato John a farla, io non sapevo neppure come cantarla. Davvero, non l'avevo mai fatto. Ma George Martin disse soltanto "Qui subentri tu, John, prendi l'armonica e parti, la faremo dal vivo": E così, "Please.." l'armonia era fantastica, "...love me do". Sento ancora l'agitazione nella mia voce! Eravamo di sotto, nello studio numero due, e ricordo di aver guadato in alto, verso la grande finestra, quando alla fine George Martin disse "Perfetto". Ma quando tornammo a Liverpool, incontrammo Johnny Gustafson, il basso dei Big Three e il suo parere fu " Diavolo, era meglio quando Love me do la cantava John. Com'è che avete cambiato?" E a me toccò rispondere "Che diamine, questo è blues amico, te ne rendi conto?". Insomma, che Love me do fosse un brano blues era qualcosa che si poteva dire senza perdere la faccia, e da quella volta decollò anche la nostra credibilità di compositori. E allora ci dicemmo "Wow, magari riusciremo pure a diventare bravi".


..........il resto è storia.

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