29 marzo 1982: "Ebony and Ivory"
29 marzo 1982: viene pubblicato "Ebony and Ivory" registrato in duetto da Paul McCartney e Stevie Wonder. . Il singolo viene pubblicato dalla Parlophone/EMI in Europa e dalla Columbia Records negli Stati Uniti ed inserito nell'album "Tug of War" di McCartney, oltre che in numerosi greatest hits di entrambi i cantanti.
Il brano ebbe uno straordinario successo dal punto di vista artistico, commerciale e anche simbolico, perché l’ebano e l’avorio corrispondono anche ai colori dei due cantanti, la cui unione rappresenta dunque il superamento delle barriere razziali e culturali. Tutto nasce dal pianoforte. I tasti neri sono di ebano, quelli bianchi di avorio e suonano in perfetta armonia, per creare melodie immortali. Perché dunque non può succedere la stessa cosa anche nella vita?
L’idea venne a McCartney dopo aver visto in televisione il cabarettista e musico Spike Mulligan dire: «Note nere, note bianche, eppure per fare musica dovete suonarle entrambe». La frase piacque a Paul, che la ritirò fuori dopo un litigio con Linda, alla quale disse: «Va bene, siamo diversi, ma perché non possiamo andare d’accordo, se il nostro pianoforte ci riesce?»
La canzone ebbe uno strano destino: fu un successo immediato e scalò le classifiche di tutto il mondo – in America rimase al primo posto per sette settimane, record assoluto per il McCartney solista – ma la gente si stufò presto. Le radio smisero velocemente di programmarla e qualcuno cominciò a dire che, al di là della bella e nobile idea, il brano era abbastanza moscio, troppo zuccheroso e retorico. Nel 2004 la rivista «Blender» l’ha votata ..a torto..decima peggior canzone di tutti i tempi.
Comunque sia..per me rimane uno dei più brani di Macca.
Da www.ilpost.it/
Il brano ebbe uno straordinario successo dal punto di vista artistico, commerciale e anche simbolico, perché l’ebano e l’avorio corrispondono anche ai colori dei due cantanti, la cui unione rappresenta dunque il superamento delle barriere razziali e culturali. Tutto nasce dal pianoforte. I tasti neri sono di ebano, quelli bianchi di avorio e suonano in perfetta armonia, per creare melodie immortali. Perché dunque non può succedere la stessa cosa anche nella vita?
L’idea venne a McCartney dopo aver visto in televisione il cabarettista e musico Spike Mulligan dire: «Note nere, note bianche, eppure per fare musica dovete suonarle entrambe». La frase piacque a Paul, che la ritirò fuori dopo un litigio con Linda, alla quale disse: «Va bene, siamo diversi, ma perché non possiamo andare d’accordo, se il nostro pianoforte ci riesce?»
La canzone ebbe uno strano destino: fu un successo immediato e scalò le classifiche di tutto il mondo – in America rimase al primo posto per sette settimane, record assoluto per il McCartney solista – ma la gente si stufò presto. Le radio smisero velocemente di programmarla e qualcuno cominciò a dire che, al di là della bella e nobile idea, il brano era abbastanza moscio, troppo zuccheroso e retorico. Nel 2004 la rivista «Blender» l’ha votata ..a torto..decima peggior canzone di tutti i tempi.
Comunque sia..per me rimane uno dei più brani di Macca.
Da www.ilpost.it/
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