26 marzo Concerto a Zurigo: il racconto di una serata fantastica!


di Ferruccio Bertozzi




Domenica 25 marzo ore 9,00 siamo in sette tutti con Macca nel cuore, auto a noleggio da nove posti, tickets in tasca, adrenalina a livelli di guardia, come peraltro per tutti i concerti già visti di Paul che ormai sono veramente tanti, ma nonostante l'anzianità di presenza ai live di Macca l'eccitazione è sempre palpabile. Si parte, a Rimini splende un bel sole speriamo ci accompagni fino a Zurigo. Paul we're coming.
Hallenstadion 26 marzo ore 18,00 : si aprono i cancelli, nonostante i nostri biglietti numerati entriamo subito, struttura nuova, molto ampia, gradevoli sedute, i nostri biglietti ci consentono l'accesso alle prime file, dietro una tendina nera sul palco si intravede John Hammel che accorda le chitarre di Paul.Noi lo chiamiamo, ci saluta cortese, poi esce, passa davanti al palco e si ferma con noi a scambiare una chiacchiera, disponibilissimo!!! Questo episodio aumenta l'eccitazione perchè mio cugino Marco e suo figlio Ale, presenti all'incontro, sono collezionisti di chitarre e recentemente hanno acquistato una Epiphone Casino del 1962 con il numero seriale di una unità superiore a quello della stessa chitarra di Pau. Riusciamo a mostrare le foto della chitarra, che Ale ha sul cellulare a John che peraltro di chitarre ne capisce, mostrandosi veramente interessato. Chissà se un giorno si riuscirà a farla autografare da Paul? Speriamo.
Ore 20,30 palazzetto completo si abbassano le luci nei maxi schermi si materializza il basso Hofner, un boato: entra Paul e tutta la band, aspetto fisico perfetto, giacca scura, colletto alla coreana, sembra disegnata addosso, stivaletti stile Beatles, 45 anni sembrano non essere passati!! Attacca con "Magical Mistery Tour", intonata da tutto il palazzetto, capacità vocali intatte e quelle strumentali non si discutono, seguono "Jet", "All my loving" e una stupenda "Paperback Writer" con feedback finale, quindi "My Valentine" dall'ultimo album "Kisses on the bottom" con Paul al piano, seguita da una superba "Maybe I'm Amazed" prima del tributo
acustico a John e a George con "Here today" e "Something". L'apice del concerto si raggiunge con "Band on the run" e "Back in the USSR". Dopo la scenografica "Live and let die" con il pubblico letteralmente in delirio e "Hey Jude" con tutto il palazzetto in coro, il concerto sta volgendo al termine e al nostro Macca rimane ancora la voce per eseguire "Helter Skelter" prima di chiudere con lo struggente long medley di Abbey Road.
Alla fine del concerto non ho alcun dubbio nell'affermare che Paul è l'unico vero depositario della musica dei Beatles, è sicuramente l'unico che riesce a produrre quelle sonorità che ci attanagliavano, quando negli anni sessanta, ascoltavamo un vinile dei Beatles. Grazie ancora Paul ho trascorso con la tua musica un'altra notte indimenticabile.
Il deflusso di oltre diecimila persone crea qualche problema e si svolge con una certa lentezza, due graziose ragazze bionde camminano vicino a me fino all'uscita, dai tratti del loro volto si percepisce uno stato di estasi e di eccitazione profonda, mi rivolgono alcune parole in tedesco ma io purtroppo non conosco la loro lingua e l'unica cosa che riesco ad articolare è "Wonderful", ovviamente mi riferivo al... concerto.
Arrivati a casa lascio le valigie pronte: we are ready.
SEE YOU NEXT TIME.
Ferruccio Bertozzi.


Conosco benissimo quello stato di estasi e di eccitazione perchè l'ho provato anch'io alla fine del concerto del 27 novembre ad Assago! Grazie Ferruccio..Il tuo racconto mi ha fatto rivivere quel giorno..momenti bellissimi che spero di poter vivere di nuovo molto presto! See you next time Paul ..





































































































































































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