Paul McCartney live at Royal Albert Hall: il racconto del nostro "inviato" a Londra.
di Mattia Luconi
A Londra, il 29 Marzo 1872 è stata inaugurata la Royal Albert Hall. 140 anni dopo Sir Paul McCartney si è esibito in quel che, a parer di tutti, è un vero tempio della musica mondiale. Impossibile rimanere affascinati dalla bellezza del luogo e dalla purezza del suono. Dopo aver visto concerti in tutti i luoghi possibili e immaginabili (stadi, teatri, palazzetti, club, ecc), posso dire di non aver mai apprezzato così tanto l’acustica di uno spettacolo. L’arrivo dei 70 anni è sempre più vicino, ma ad ogni concerto Paul mostra una forma unica, da far invidia ad artisti di 10/20 anni più giovani. La scaletta è quella classica dell’On the run tour, con Magical Mistery Tour come pezzo iniziale. Uno show più corto del solito (“solo” 2 ore di concerto), ma tremendamente intenso, con un Paul molto brillante che ha giocato ripetutamente con il pubblico raccontando anche degli aneddoti a me inediti sulla prima apparizione dei Fab4 alla Royal Albert Hall. Dediche a Nancy su My Valentine ed a Linda su Maybe i’m amazed (in sala era presente la sua famiglia). Something è invece per George ed Here Today per John.
Abe, Vix, Brian e Rusty come sempre sono stati impeccabili, fantastici e sorridenti. Nonostante qualche errore su 1985 e Blackbird, ma in fondo, come direbbe Paul, è un live, la serata scorre via fin troppo velocemente: tra emozioni e risate in un attimo arriva l’Abbey Road Meadley.
Non riuscirò mai a comprendere perché ogni suo concerto mi sembra sempre più bello del precedente.
See you next time.
A Londra, il 29 Marzo 1872 è stata inaugurata la Royal Albert Hall. 140 anni dopo Sir Paul McCartney si è esibito in quel che, a parer di tutti, è un vero tempio della musica mondiale. Impossibile rimanere affascinati dalla bellezza del luogo e dalla purezza del suono. Dopo aver visto concerti in tutti i luoghi possibili e immaginabili (stadi, teatri, palazzetti, club, ecc), posso dire di non aver mai apprezzato così tanto l’acustica di uno spettacolo. L’arrivo dei 70 anni è sempre più vicino, ma ad ogni concerto Paul mostra una forma unica, da far invidia ad artisti di 10/20 anni più giovani. La scaletta è quella classica dell’On the run tour, con Magical Mistery Tour come pezzo iniziale. Uno show più corto del solito (“solo” 2 ore di concerto), ma tremendamente intenso, con un Paul molto brillante che ha giocato ripetutamente con il pubblico raccontando anche degli aneddoti a me inediti sulla prima apparizione dei Fab4 alla Royal Albert Hall. Dediche a Nancy su My Valentine ed a Linda su Maybe i’m amazed (in sala era presente la sua famiglia). Something è invece per George ed Here Today per John.
Abe, Vix, Brian e Rusty come sempre sono stati impeccabili, fantastici e sorridenti. Nonostante qualche errore su 1985 e Blackbird, ma in fondo, come direbbe Paul, è un live, la serata scorre via fin troppo velocemente: tra emozioni e risate in un attimo arriva l’Abbey Road Meadley.
Non riuscirò mai a comprendere perché ogni suo concerto mi sembra sempre più bello del precedente.
See you next time.
Grazie Mattia, la tua testimonianza è preziosissima! Mi sono venuti i brividi come se anch'io fossi stata là! :)
RispondiEliminaTizy
ma il concerto è stato ripreso? sarebbe bello come luogo per realizzare un prossimo dvd live...
RispondiEliminanon lo so..ma sarebbe bello! Chissà...:)
RispondiElimina