3 febbraio 1968: Lady Madonna




3 febbraio 1968: i Beatles registrano Lady Madonna. La canzone fu registrata agli studi di Abbey Road durante le sessioni effettuate dal 3 febbraio al 6 febbraio 1968, appena pochi giorni prima della loro partenza per l'India verso l' "ashram" del "Maharishi Mahesh Yogi". Sei mesi prima era mancato Brian Epstein e Paul McCartney incominciò a prendere per mano il gruppo e da quel momento compose tutti i singoli, tranne due, pubblicati dai FabFour, grazie alla propensione per le canzoni brevi, trascinanti, di facile presa.

Il disco fu accolto con entusiasmo in Gran Bretagna dove andò subito al vertice della classifica, mentre negli Stati Uniti non andò oltre il quarto posto, dietro al postumo di Otis Redding (Sittin' on) the Dock of the Bay e a Love is Blue di Paul Mauriat.
In Italia il disco raggiunse il sesto posto della Hit Parade e soggiornò per sette settimane in classifica.
Fu anche l'ultimo singolo stampato prima dell'era della Apple, l'etichetta discografica fondata dai Beatles.
La canzone fu fortemente ispirata dallo stile del pianista rock-blues Fats Domino. Lo stesso Paul McCartney dichiarò nel 1994 a Barry Miles «Lady Madonna è venuta fuori sedendomi al piano, mentre provavo a comporre qualcosa che assomigliasse a un "blues boogie-woogie". Mi ricordai alcuni brani di Fats Domino per una serie di motivi, così incominciai a canticchiarla sotto questa influenza.»
La canzone piacque talmente a Fats Domino da indurlo, subito dopo, a registrare una sua versione del brano.
L'introduzione e la musicalità della canzone sono simili a "Bad Penny Blues" di "Humphrey Lyttelton" uscita nel 1956 (vedi Mark Lewisohn).
John Lennon collaborò con la stesura del testo inserendo la frase "see how they run", (questo emerge dall'intervista di David Sheff a Lennon).
In evidenza la vocalità variegata e molteplice di Paul McCartney, la peculiarità dei coretti nel ritornello, la grossa sezione di fiati guidata da "Ronnie Scott" e il testo.

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