16 gennaio 1980:l'arresto di Paul McCartney
Il giorno dopo subisce un interrogatorio al commissariato ed è condotto in carcere dove passa nove giorni, nutrito con pappine e semi di soia. Un regime dietetico restrittivo per chi la mattina è abituato ai cornflakes. In carcere passa il tempo canticchiando insieme alle guardie, le quali timidamente gli richiedono "Yesterday". Alle otto le luci si spengono e si deve dormire su un materasso troppo sottile mentre lui avrebbe preferito “un soffice letto”. Alle sei la sveglia. I suoi compagni di cella sono un assassino ed uno finito dentro per spaccio di droga. Ma sono entrambi gentilissimi. Beh, non capita tutti i giorni di scontare una pena nella stessa cella con uno dei Beatles!!! Il 25 gennaio Paul esce di galera perché le autorità giapponesi decidono che "era inconsapevole delle restrittive leggi in materia di droga". Cosa assolutamente non vera, ma quando ti chiami Paul Mc Cartney le cose possono prendere pieghe diverse.
Paul arrabbiatissimo dichiarerà di non voler mettere più piede in Giappone, ma poi vi si recherà in tour nel 1990 e nel 1993. Ma forse in quell'occasione, i più arrabbiati saranno stati i fans nipponici dato l’annullamento del tour, che costò al cantante i tre milioni di dollari del compenso, naturalmente non percepito, più duecento mila sterline di penale e dieci mila di spese per gli avvocati. Giappone, paese strano in cui non ci si può portare appresso neanche due panetti di fumo come bagaglio a mano! Incredibile!
se non altro la foto in cui viene scortato da agenti in borgese come fosse un mafioso di brooklin è molto Rock!
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