7 settembre 1976: Viene resa pubblica la sentenza della condanna contro George Harrison.
Pezzo forte dell'album "All things must pass", il singolo "My Sweet Lord" ebbe un successo mondiale strepitoso, bissato negli Stati Uniti da "What is life".
La canzone però, provocò a Harrison una causa per plagio intentata dai detentori dei diritti del successo del 1963 delle Chiffons, "He's So Fine" — una questione che si sarebbe protratta per anni. George spiegò che si era ispirato al brano gospel "Oh Happy Day" e non al brano delle Chiffons. Più tardi, un giudice stabilì che Harrison aveva inconsapevolmente copiato la melodia della canzone e la sentenza, che verrà resa pubblica il 7 settembre, condannava George Harrison a pagare più di mezzo milione di dollari alla Bright Tunes a titolo di compensazione per i diritti non percepiti e diffida il cantante e il suo manager dal mettere in atto azioni, atteggiamenti o iniziative che possano recare altri danni alla stessa Bright Tunes. . George acquistò anche i diritti di "He's So Fine" in modo da prevenire qualsiasi altra grana futura.
La causa di plagio tra "My Sweet Lord" e "He's So Fine" è senza dubbio una delle più lunghe e controverse che si ricordino. Arrivò in tribunale nel 1976, ben cinque anni dopo la denuncia, e terminò inizialmente con una sentenza secondo cui Harrison aveva inconsciamente plagiato la canzone quando questi insistette che gli venne spontanea. Harrison fu per questo accusato di "plagio inconsapevole" e gli venne comminata una multa di oltre 1.600.000 dollari. Il fatto più sconcertante per lui fu che la canzone che gli diede maggiore successo gli fece conoscere anche l'onta del tribunale. In seguito si scoprì, però, che il suo manager di allora Allen Klein faceva il doppio gioco, "comprando" il caso e cercando di acquistare per sé i diritti di "He's So Fine". In questo modo, Harrison avrebbe dovuto pagare la multa comminatagli dal giudice al suo ex-manager. Di conseguenza, fu intentata un'altra causa, che terminò nel 1990 con la cessione ad Harrison dei diritti della canzone plagiata nei mercati più importanti dietro il pagamento delle sole spese che Klein sostenne, pari a 576.000 dollari.
La storia ispirò Harrison a scrivere il brano "This Song"..
"This song has nothing tricky about it
This song ain’t black or white and as far as I know
Don’t infringe on anyone’s copyright, so . . .this song we’ll let be..this song is in e..this song is for you and . . ."
La canzone però, provocò a Harrison una causa per plagio intentata dai detentori dei diritti del successo del 1963 delle Chiffons, "He's So Fine" — una questione che si sarebbe protratta per anni. George spiegò che si era ispirato al brano gospel "Oh Happy Day" e non al brano delle Chiffons. Più tardi, un giudice stabilì che Harrison aveva inconsapevolmente copiato la melodia della canzone e la sentenza, che verrà resa pubblica il 7 settembre, condannava George Harrison a pagare più di mezzo milione di dollari alla Bright Tunes a titolo di compensazione per i diritti non percepiti e diffida il cantante e il suo manager dal mettere in atto azioni, atteggiamenti o iniziative che possano recare altri danni alla stessa Bright Tunes. . George acquistò anche i diritti di "He's So Fine" in modo da prevenire qualsiasi altra grana futura.
La causa di plagio tra "My Sweet Lord" e "He's So Fine" è senza dubbio una delle più lunghe e controverse che si ricordino. Arrivò in tribunale nel 1976, ben cinque anni dopo la denuncia, e terminò inizialmente con una sentenza secondo cui Harrison aveva inconsciamente plagiato la canzone quando questi insistette che gli venne spontanea. Harrison fu per questo accusato di "plagio inconsapevole" e gli venne comminata una multa di oltre 1.600.000 dollari. Il fatto più sconcertante per lui fu che la canzone che gli diede maggiore successo gli fece conoscere anche l'onta del tribunale. In seguito si scoprì, però, che il suo manager di allora Allen Klein faceva il doppio gioco, "comprando" il caso e cercando di acquistare per sé i diritti di "He's So Fine". In questo modo, Harrison avrebbe dovuto pagare la multa comminatagli dal giudice al suo ex-manager. Di conseguenza, fu intentata un'altra causa, che terminò nel 1990 con la cessione ad Harrison dei diritti della canzone plagiata nei mercati più importanti dietro il pagamento delle sole spese che Klein sostenne, pari a 576.000 dollari.
La storia ispirò Harrison a scrivere il brano "This Song"..
"This song has nothing tricky about it
This song ain’t black or white and as far as I know
Don’t infringe on anyone’s copyright, so . . .this song we’ll let be..this song is in e..this song is for you and . . ."
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