Hp vola nella Nuvola

La sede di Hewlett-Packard a Palo Alto in California.
Dopo Apple, Google e Amazon, il mercato della tecnologia cloud, quella della ormai famosa nuvola, sta per accogliere un nuovo importante protagonista. Si tratta di Hewlett-Packard, la multinazionale statunitense conosciuta con la sigla Hp.
L'azienda di Palo Alto proprio è in trattativa con le maggiori major mondiali per creare un servizio che integri musica, film e show televisivi in un'unica piattaforma. E colloqui sarebbero già a uno stadio piuttosto avanzato.
La nuova frontiera dell'archiviazione dei file, basata sui dati non posseduti fisicamente dagli utenti ,ma accessibili in ogni luogo grazie all'uso di internet, mette a segno un altro colpo decisivo per assicurarsi il futuro dell'era digitale.
L'INTEGRAZIONE CON IL TABLET. Il servizio cloud di Hewlett-Packard in futuro sarà utilizzato nell'Hp touchpad, il nuovo tablet della casa di Palo Alto dotato del sistema operativo WebOs che sarà in commercio negli Stati Uniti a partire dall'inizio di luglio.
In Italia è atteso più tardi, entro la fine dell'anno. Il lancio sul mercato della nuova nuvola invece, secondo le previsioni degli esperti, avverrà tra circa sei mesi. Ma quanto costerà ai singoli utenti? Difficile ipotizzarlo al momento.

Dati nella nuvola, business da 12 miliardi di dollari

Dopo l'iCloud di Apple, il cloud music player di Amazon e Google music beta, la discesa in campo di un colosso dell'informatica come Hp dimostra, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, che il futuro per l'archiviazione dei file sarà tra le nuvole.
Basta citare un dato: secondo l'istituto americano Forrester research entro il 2016 i prodotti dei vari marchi di questo settore porteranno nelle casse statunitensi 12 miliardi di dollari e i cittadini pronti ad acquistarli saranno 97 milioni (196 gli utilizzatori totali). Senza contare il clouding aziendale, cioè quello non acquistato dai singoli cittadini, ma dalle imprese.
MICROSOFT, STRATEGIA ATTENDISTA. In questa panoramica di concorrenti manca però un nome: Microsoft. Quali saranno le mosse di Steve Ballmer, il successore di Bill Gates alla guida del colosso di Windows? Dopo aver parlato a più riprese di sistemi cloud, la casa di Redmond al momento si è trincerata in un silenzio sospetto. E come fa notare Ina Freid, una delle giornaliste di punta della sezione tecnologica del Wall Street Journal, la mancanza di annunci potrebbe significare un momento di grossa difficoltà nei confronti dei competitor.

Prima tappa di avvicinamento di Hp alla nuvola: l'acquisizione di Melodeo

Hp, a differenza di Microsoft, si sta muovendo da tempo. L'azienda, fondata dagli studenti di Stanford Bill Hewlett e Dave Packard nel 1935, ha già dimostrato che il suo impegno nei territori della tecnologia cloud non è certo una novità dell'ultima ora.
Dopo i primi studi realizzati già un decennio fa, alla fine del giugno 2010 Hp ha acquistato Melodeo, una società di Seattle specializzata nello streaming musicale basato sulla nuvola per una cifra compresa tra i 30 e i 35 milioni di dollari: segno che la strategia della compagnia nel campo delle start-up musicali e non solo era già chiara.
NON SOLO MUSICA. Le possibilità tuttavia non si limitano al mondo dello streaming musicale. Mpl music publishing, la holding che cura gli interessi dell'ex Beatles Paul McCartney, ha stretto un accordo proprio con Hp per creare un servizio cloud privato dalle ottime potenzialità: l'obiettivo è quello di organizzare in digitale tutto il catalogo personale di Sir Paul, che includerebbe più di 1 milione di file tra cui le foto dell'ex moglie Linda, documenti video presi da anni e anni di concerti, pellicole e centinaia di registrazioni musicali ovviamente. E McCartney potrebbe non essere l'unico testimonial d'eccezione per Hp: si fa anche il nome della popolare cantante Alicia Keys.
«Stanno pensando di costruire qualcosa di simile al Qriocity della Sony: un dispositivo in grado di integrare diverse tipologie di file nell'architettura Hp», sostiene una fonte anonima citata dall'autorevole Billboard.biz. Musica, cinema e show televisivi a portata di mano. Anzi, a portata di nuvola.

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